Il Museo visto dagli studenti della SUPSI

Gli studenti del corso di comunicazione visiva invitano a visitare il Museo attraverso i loro originalissimi video, presentati all’ultima edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano.

web_mv_premio_moebius

Qualcuno ha ambientato un video musicale (degli Eleonore Quartet) tra le opere dell'Ottagono. Un altro ha immaginato statue che parlano quando nelle sale si spengono le luci. Qualcuno ha mostrato, con ironia, le diverse tipologie di visitatori ai tempi di Facebook. Altri hanno addirittura filmato un'incursione notturna di un gruppo di skater. E qualcuno, infine, ha mostrato che il Museo si può raggiungere perfino dall'alto, in parapendio...

Sono soltanto alcuni degli spunti che hanno ispirato gli studenti del corso di comunicazione visiva della SUPSI che, guidati dal docente Vito Robbiani, hanno realizzato una serie di video ambientati al Museo Vincenzo Vela. Con notevole abilità tecnica, passione e una buona dose di creatività, hanno immaginato diverse situazioni ambientate al Museo, che sono poi diventati video virali su Internet.

L'intero progetto è stato presentato nel corso dell'ultima edizione del Premio Möbius sulla cultura digitale, come primo tassello di un progetto, in collaborazione con il corso di comunicazione visiva della SUPSI, per la celebrazione del bicentenario della nascita di Vincenzo Vela, che cadrà nel 2020. Il video vincitore del Premio Möbius Giovani è «Blocked», realizzato dallo studente Nicola Lucchini, con la motivazione «stimola a scoprire Vincenzo Vela nel territorio, per ritrovarlo nel suo museo». «L'obiettivo - ha evidenziato il direttore del concorso Alessio Petralli - era proprio quello di creare un video potenzialmente virale che avesse come soggetto le opere dello scultore ticinese. E che, tramite il mondo digitale, invitasse i giovani ad avvicinarsi all'arte».

La Playlist del Museo

Il video vincitore

La ceremonia di premiazione

Informazioni complementari

https://www.museo-vela.ch/content/vela/en/home/info/news/news-2018/il-museo-visto-dagli-studenti-della-supsi-.html