Presentazione del volume di Raffaella Fontanarossa «Collezionisti e musei. Una storia culturale». A cura di AsaSi (Associazione Storiche e storici dell’arte della Svizzera italiana)
Quale ruolo ha oggi il museo nella società globale? Con questa domanda inizia il volume di Raffaella Fontanarossa «Collezionisti e musei. Una storia culturale» (Piccola Biblioteca Einaudi, 2022, nella foto la copertina), che verrà presentato sabato 9 settembre al Museo Vincenzo Vela, in un evento organizzato da AsaSi (Associazione Storiche e storici dell’arte della Svizzera italiana).
Attraverso numerosissimi esempi e una notevole capacità di scrittura, la storica dell’arte Raffaella Fontanarossa ci trasporta dall’Arca di Noè - cioè dal primo tentativo di raccolta e catalogazione del mondo sensibile - fino ai primi anni Venti del nuovo millennio, quando i musei hanno ricevuto un’attenzione mai registrata in tutta la loro storia. A lungo istituzione squisitamente italiana, dal Seicento europea, il museo ha solcato definitamente gli Oceani a partire dal XIX secolo, dapprima in Americana e solo alla fine dell’Ottocento in Cina, Giappone, Corea. L’autrice segnala, lungo il corso dei secoli, le tappe salienti delle modalità attraverso cui collezionisti e collettività hanno visto crescere la necessità di rappresentare parte del mondo, della società e della propria identità culturale grazie all’istituzione - museo, elencandone allo stesso tempo le tipologie, vecchie e nuove, diffuse oggi a livello planetario.
L’opera verrà introdotta da Gianna A. Mina, direttrice del Museo Vincenzo Vela e già presidente dell’Associazione dei Musei Svizzeri.
Raffaella Fontanarossa - Ph.D in storia dell’arte presso l’Università di Ginevra e professore a contratto presso diversi atenei universitari italiani -, conduce studi negli ambiti della connoisseurship, della geografia artistica, della storia del collezionismo d’arte, della museologia. Tra i suoi ultimi libri, «La capostipite di sé. Una donna alla guida dei musei. Caterina Marcenaro a Genova 1948-’71» (Etgraphiae, 2015).