L’esposizione «Echi dell'antichità», presentata al Museo nel 2018, viene ora ripresa, in forma più circoscritta, al Kunstmuseum di Basilea fino al 31 marzo 2019. È l’occasione per rinnovare i legami dello scultore Carl Burckhardt con la città renana, nella quale realizzò i suoi capolavori.
La mostra «Echi dell'antichità. Carl Burckhardt (1878-1923). Uno scultore tra Basilea, Roma e Ligornetto», presentata al Museo Vincenzo Vela l'estate scorsa, non poteva che chiudersi a Basilea. Lo scultore ha infatti realizzato alcuni dei suoi lavori più importanti per la città renana, come l'Amazzone (sul Mittlere Brücke), i personaggi Rhin e Wiese alla stazione badese o ancora il San Giorgio davanti al liceo Leonhard. Inoltre, l'ultima grande esposizione a lui dedicata si era tenuta proprio a Basilea, nel 1978 alla Kunsthalle, per il centenario della nascita.
Per questo motivo, fino al 31 marzo 2019 il Kunstmuseum riprende la mostra «Echi dell'antichità» in forma circoscritta, concentrandosi proprio sul legame di Burckhardt con la città renana. Con il nuovo titolo «Carl Burckhardt. Esprit antique - forme moderne», l'esposizione evidenzia le opere realizzate dall'artista che costellano i percorsi quotidiani degli abitanti di Basilea. Allo stesso tempo, rende omaggio al suo contributo allo sviluppo della scultura figurativa moderna, con opere provenienti dal Kunsthaus di Zurigo, dall'Antikenmuseum di Basilea e dal Museo Vincenzo Vela, con sei opere appartenenti al ricco Fondo depositato al Museo dalla Fondazione Werner Coninx (tra cui un pregevole studio del «Danzatore».
La mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato in collaborazione con la casa editrice Cristoph Merian Verlag (cmv) di Basilea, a cura di Gianna A. Mina e Tomas Lochman. Si tratta di un volume di 250 pagine, in edizione bilingue (italiano e tedesco), con più di 140 illustrazioni in bianco e nero. Gli autori, Felix Ackermann, Tomas Lochman, Gianna A. Mina, Peter Suter, Rudolf Suter e Marc-Joachim Wasmer, approfondiscono il rapporto dell'artista con la classicità e il suo interesse per il rinnovamento della scultura di inizio Novecento. Fino al 31 dicembre, il volume può essere acquistato direttamente all'ingresso del Museo con lo sconto del 20%.