Dal 23 febbraio, un’installazione site specific dell’artista Ishita Chakraborty in eco allo «Spartaco», una delle opere più significative di Vela.

Nella prospettiva di un confronto tra le sue collezioni e la produzione artistica contemporanea, il Museo offre carta bianca a Ishita Chakraborty, artista e poetessa originaria del Bengala occidentale, che vive e lavora tra Svizzera e India. Attraverso un’installazione site specific, l’artista ricrea un «giardino creolo», antitesi delle monocolture coloniali. Ispirato agli appezzamenti che venivano coltivati dagli schiavi come atto di sopravvivenza e di resistenza, il giardino risuona delle voci di persone migranti dei nostri giorni. Inaugurazione domenica 23 febbraio alle ore 11.00.